Ecco alcuni esempi di riflessioni “a voce alta”:

   
 

o Pag. 43: “Mi sembra di avere la testa come Elephant Man, gonfia e bitorzoluta da una parte. La febbre deve essermi salita, perché l’elettricità che ho sotto la pelle comincia a corrermi anche sulle labbra. Ho la bocca impastata come se avessi dormito per ore… e in effetti è vero. Mi sono svegliato al Pronto Soccorso, steso su un lettino, la faccia barbuta di una dottoressa così vicina alla mia che per un attimo ho creduto volesse baciarmi”.


o Pag. 45:“Adesso mi cazzia. Mi denuncia per appropriazione indebita. Mi fa sbattere dentro per furto aggravato”.


o Pag. 47:“‘Azzo. E se fosse vero? In fondo non ha tutti i torti. Se non è stato reinghiottito dal suo inferno giallo da cinese clandestino, il piccolo sta cercando di tornare a casa. E dato che non è facile per un bimbo in canottiera e occhi a mandorla fare l’autostop senza che qualcuno chiami una volante, forse è davvero andato in stazione e forse c’è ancora. Una moto, please… devo andare.”


o Pag. 48:”E se fosse già partito? E se non fosse mai riuscito ad arrivare in stazione? E se Angelica si fosse inventata tutto solo per scucirmi un deca?”

 

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