B) Come descrive Coliandro i musicisti sul palco e la gente che balla?
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La metafora è un paragone “abbreviato” e più immediato, senza il “come”.
Il paragone è una figura retorica che consiste nell’accostare due termini che hanno qualcosa in comune.
La forma “ridotta” del paragone è la metafora, che si definisce come “figura retorica che consiste nel sostituire una parola con un’altra in base ad un rapporto di palese o intuitiva analogia tra i rispettivi significati letterali”.
Per descrivere i tre “tizi” sul palco Coliandro si serve di paragoni abbastanza usuali: il cantante “abbaia nel microfono come un cane lupo con la tosse”, il bassista, “un tipetto in nero”, “gratta un basso, freneticamente, come se volesse scorticarlo”. Il batterista è “quadrato come un armadietto”e “picchia come un fabbro sulla batteria con certe mazzate che prima o poi di sicuro la sfonda”(pag. 47-48).
Per quanto riguarda la gente che salta e balla sotto il palco l’ispettore usa paragoni ancora più duri: “Sto pensando che se non facciamo in fretta lo troviamo schiacciato come un grappolo di moscato ad una gara di pigiatori d’uva” (pag. 49).